Le Categorie Lessicali

1. cosa sono

Le parole che usiamo per comunicare svolgono una funzione ben precisa: per esempio possono indicare azioni, qualità, cose, o relazioni tra le cose. In breve, quando si fa l'Analisi Grammaticale si cerca di capire quale funzione svolgono le parole.

Per esempio, ci sono parole che identificano le cose (queste parole si chiamano nomi o sostantivi) e parole che identificano le azioni (queste parole si chiamano verbi).

Le Categorie Lessicali (o Categorie Grammaticali) sono le funzioni che le parole possono avere nella frase, e in Italiano ce ne sono nove diverse. Esse sono: articolo, aggettivo, sostantivo o nome, pronome, avverbio, verbo, congiunzione, preposizione, interiezione o esclamazione.

Capire a quale categoria appartiene una parola non è difficile, e anzi può essere facile e divertente! Il caso più semplice è quello degli articoli: sono pochi e si ricordano facilmente. Tutti sappiamo che essi sono un, uno, una, il, lo, la, i, gli e le, e non ce ne sono altri. In questo caso si dice che gli articoli sono una lista chiusa.
Un altro caso abbastanza facile è quello delle preposizioni semplici: anche queste sono poche e quasi tutti le ricordano facilmente a memoria: di, a, da, in, con, su, per, tra (o fra). Riguardo ad articoli e preposizioni questo può andare bene per iniziare, perché in realtà le cose sono un poco più complesse, ma per ora va bene così.
Nei casi in cui non abbiamo un breve elenco come questo da ricordare, per capire a quale categoria lessicale appartiene una parola dobbiamo porci una semplice domanda: a cosa serve questa parola? Questo ci farà capire subito a quale categoria lessicale (o grammaticale) appartiene la parola.

2. quali sono

Le categorie lessicali non sono state inventate solo per far arrovellare gli studenti, ma hanno lo scopo di descrivere il ruolo che le parole hanno nelle frasi: ciascuna categoria indica infatti una funzione molto precisa. Vediamole nel dettaglio:

  • i verbi servono per indicare le azioni (questo è il ruolo dei verbi detti predicativi, come correre) o per assegnare delle caratteristiche (questo è il ruolo dei verbi copulativi, il più importante dei quali è il verbo essere),
  • i sostantivi (o nomi) indicano invece le cose, materiali (la panchina) o astratte (il coraggio), reali (gli italiani) o inventate (es. i marziani), che fanno parte del nostro mondo,
  • gli articoli servono a farci capire se ci riferiamo a una cosa generica o ad una ben precisa,
  • i pronomi si usano al posto dei sostantivi (o nomi) quando sia chiaro ciò a cui si riferiscono (voglio questa!),
  • gli aggettivi indicano le proprietà e le caratteristiche degli oggetti (un bel libro, un nuovo film),
  • le congiunzioni servono a collegare le parole o le frasi tra di loro (sei brava e bella),
  • gli avverbi servono a modificare le altre parole (un libro molto bello, ho corso velocemente)
  • le preposizioni servono a descrivere le relazioni spaziali o temporali tra cose o azioni (sopra il tavolo, dopo pranzo)
  • le esclamazioni servono a rappresentare tutte quelle parole, o talvolta dei semplici suoni, che hanno il significato di una intera frase (buongiorno che equivale a ti auguro una buona giornata, uffa che equivale a sono stufo, ahi che equivale a mi sono fatto male).

3. come si riconoscono

Ecco l'elenco delle categorie grammaticali con l'indicazione di cosa ciascuna rappresenta e la domanda che dobbiamo farci per capire di quale categoria si tratta:

CATEGORIA
ES.
FUNZIONE
mi piace correre
da grande voglio navigare
...rappresentano una azione, qualcosa che si può fare
ho visto un albero;
mi è venuta una idea
...indicano una cosa (concreta o astratta) o una persona
ho una amica bella, alta, bruna
...specificano una caratteristica di una cosa o di una persona
sei molto simpatica;
lo faccio subito; mangia solo frutta
...precisano un altro termine, indicando modo, luogo, tempo o quantità
prendi questo o quello?
preferisco lui
...prendono il posto di qualche sostantivo al quale si riferisce
articoli
il gatto; una amica; gli altri
...chiariscono se si tratta di una cosa generica (un, una) o specifica (il, la)
un ragazzo bravo e simpatico;
verrò anche domani
...uniscono o separano due parole o due frasi
salgo sopra al tetto;
entro in casa
...indicano una relazione con un sostantivo
interiezioni
ahi! buonasera!
...sostituiscono una intera frase

4. parole Variabili e parole Invariabili

Alcune parole del discorso non cambiano mai: per esempio parole come oggi, ieri e domani si usano sempre così, non hanno né singolare e plurale, né maschile e femminile, e queste parole appartengono alle categorie che si chiamano invariabili. Altre invece cambiano, come per esempio albero e viaggiare, a seconda dell'uso che ne facciamo. Queste parole si chiamano variabili: posso parlare di un albero o di molti alberi, posso dire che io viaggio o che tu viaggi, e così via. Le categorie cui queste parole appartengono saranno variabili.

Questo è l'elenco delle nove categorie grammaticali con l'indicazione se si tratta di una categoria variabile o invariabile, e qualche esempio per rendere la cosa più chiara:

CATEGORIA
ESEMPIO
VAR.
navigare, volare
nave, vacanza
veloce, bella
subito, domani
no
io, lei
no
articoli
la, lo, il
anche
no
sopra
no
interiezioni
ahi! uffa!
no